Le vecchie ferrovie dismesse rivivono in funzione turistica

Circa 300 chilometri di linee ferroviarie italiane abbandonate sono state ripristinate per poter essere utilizzate a scopi turistici.

Anna Donati, presidente onorario di Co.mo.do (Confederazione della mobilità dolce) ricorda che “Oggi in Italia abbiamo 1500 km di linee dismesse e 1200 km di ferrovie sospese negli ultimi anni. Ma molte di queste vecchie tratte, grazie all’impegno di associazioni locali e all’intervento della Fondazione FS, hanno trovato nuova vita riaprendo al traffico ferroviario con l’impiego turistico di treni storici e itinerari spesso legati a eventi organizzati sul territorio. Oppure, quando il ripristino al traffico ferroviario si è rivelato impossibile, trasformate in 200-250 km di greenways: percorsi pedonali e ciclistici per passeggiate ed escursioni che stanno riscuotendo sempre maggior successo”.

Le linee ferroviarie locali ad uso turistico sono diffuse in tutta Italia, ne elenchiamo alcune tra le più suggestive:

1) Sulmona-Carpinone

La Sulmona-Carpinone attraversa due regioni, l’Abruzzo e il Molise, con un percorso tra parchi, riserve naturali e antichi borghi. Si viaggia in un treno d’epoca, con gli interni dei vagoni in legno, con la possibilità di scendere in diverse stazioni di piccoli borghi dove si potrà passeggiare, andare in bicicletta ed assaggiare i tanti prodotti tipici locali.

2) Treno Natura Montalcino-Monte Antico

Il Treno Natura attraversa gli affascinanti paesaggi toscani della Val D’Orcia e della zona delle Crete Senesi, con varie fermate nei borghi della campagna toscana dove si potrà partecipare a Sagre, Mostre d’Arte ed alle tante iniziative presenti nel territorio.

3) Agrigento-Porto Empedocle

La linea Agrigento-Porto Empedocle, chiamata anche “Akragas Express” viene utilizzata, solo su richiesta, da studenti e turisti, il treno utilizza due automotrici Aln668, più conosciute come “littorine”. Il percorso prevede alcune fermate intermedie per poi concludersi con una escursione nella Valle dei Templi di Agrigento.

4) Trentino

In Trentino le linee ferroviarie locali sono quasi del tutto recuperate ed in funzione, vengono utilizzate, oltre che dai turisti, anche dai cittadini trentini. Molto suggestive sono le Stazioni-Baita, da dove si potrà partire per delle escursioni a piedi o in bicicletta oppure raggiungere, in inverno, le piste di sci.

5) Trenino Verde della Sardegna

“Tra il verde dei boschi su opere d’arte di ingegneria ferroviaria”, così viene descritto sul sito ufficiale treninoverde.com il servizio ferroviario del Trenino Verde. Sei le linee che attraversano buona parte del territorio regionale sardo: Mandas-Laconi, Macomer-Bosa, Sassari-Tempio, Mandas-Arbatax, Mandas-Seui e Palau-Tempio. Per alcune tratte è previsto anche il servizio navetta con partenza dalle località turistiche della costa.

Oltre ad essere percorse dai treni le vecchie strade ferrate rivivono anche come Greenways, ovvero come percorsi pedonali e ciclistici:
“C’è infatti la parte del turismo di chi cammina e pedala sulle greenways – ricorda Anna Donati, presidente di Co.mo.do – come avviene nello splendido parco costiero della Riviera dei fiori, in Liguria: 23 km tra San Lorenzo a mare e Ospedaletti dove la pista ciclabile che passa da San Remo a strapiombo sul mare è tra le più belle d’Italia o, altro percorso da togliere il fiato, quello Siracusa-Targia 9,7 Km a ridosso del mare. Un turismo dolce che piace sempre di più e che crea intorno a sé sviluppo con le vecchie stazioni trasformabili in punti di associazione, ristorantini, ciclofficine, B&B, punti informativi, assistenza bagagli. Tutti servizi richiesti per questo nuovo tipo di turismo capace di creare attorno a sé un indotto e una sua piccola economia”.